E’ ancora in cerca di un compratore l’Abbazia di Thélema a Cefalù, in Sicilia. Si tratta di una casa dove l’occultista Aleister Crowley (che amava farsi chiamare “La Grande Bestia”) intendeva creare il faro che avrebbe illuminato l’umanità sotto la sua guida. Un luogo simbolo, insomma, per l’uomo che è considerato uno dei padri del satanismo.
Crowley si trasferì in Sicilia all’inizio degli anni ’20 e a Cefalù, in contrada Santa Barbara, prese a radunare i suoi discepoli provenienti da ogni angolo d’Europa. Nella casa si svolgevano rituali satanici, sacrifici animali e pratiche sessuali di vario tipo. Le pareti della villa furono interamente decorate dallo stesso Crowley con figure che rappresentavano unioni sessuali, anche con animali, simboli di divinità fantastiche, immagini diaboliche e così via.
Quando le voci di quel che accadeva a Cefalù giunsero alle orecchie di Benito Mussolini, il duce firmò di suo pugno nel 1923 l’espulsione di Crowley “per sospette attività antifasciste”, con l’ordine di non poter risiedere in nessuna parte d’Italia.
La casa fu abbandonata. Dopo la guerra fu in parte ristrutturata, ma poi lasciata andare di nuovo. Nel 1990 è stato dichiarata, dall’assessorato regionale dei Beni culturali, bene «di importante interesse storico artistico e sottoposto alle norme di tutela». Ma oggi è poco più che un rudere.
Un rudere però di valore storico-artistico. Per questo, lo scorso maggio un’agenzia immobiliare ne ha annunciato la vendita. Nella descrizione si parla di “una casa indipendente a piano terra di circa 120 metri quadri con ampio giardino di 1850 metri quadri, edificio totalmente da ristrutturare, trattativa riservata”.
La cifra che è circolata è di circa un milione di euro. Se vi venisse la tentazione non aspettate: non perché c’è la fila di compratori, ma piuttosto perché in quelle condizioni non si sa quanto la casa resterà ancora in piedi.
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