L’orrore del Binario 21: un luogo per non dimenticare

Quattro vecchi carri bestiame risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e un binario sepolto sotto la stazione, nascosto alla vista dei passanti.

binario-21 Milano - Memoriale della Shoah

È il luogo del “Binario 21”, dal quale partivano da Milano i deportati ebrei, senza conoscere la destinazione del viaggio. L’unico rimasto intatto in Europa…

Si trova all’altezza della strada di via Ferrante Aporti, lungo il lato orientale della Stazione Centrale ed è oggi diventato il Memoriale della Shoah.

Da qui i deportati venivano mandati nei campi di raccolta italiani di Fossoli o Bolzano o, più spesso, nei luoghi ora tristemente noti di Auschwitz, Mauthausen, Bergen-Belsen.

Non si trattava di un binario qualsiasi. Era il binario utilizzato per i vagoni postali, per il carico e lo scarico, e i nazisti fascisti non lo avevano scelto a caso. La sua posizione, allo stesso livello della strada, lo rendeva infatti invisibile a chi transitava per la stazione, saliva o scendeva dagli altri treni: nessuno si doveva accorgere di quello che stava accadendo.

L'ultimo sguardo, da un carro bestiame al binario 21, di chi sta partendo per lo sterminio.
L’ultimo sguardo, da un carro bestiame al binario 21, di chi sta partendo per lo sterminio.

I cittadini ebrei, uomini, donne e bambini, provenienti spesso direttamente dal carcere di San Vittore, venivano stipati nei carri, i quali venivano poi chiusi, sigillati e issati con un montavagoni al livello degli altri binari, quindi agganciati alla locomotiva. Iniziava così il drammatico viaggio, che durava molti giorni.

Da qui partirono di sicuro almeno 20 treni, ognuno dei quali trasportava centinaia di persone.

Si tratta con ogni probabilità dell’unico luogo, tra i molti in Europa da cui partirono i treni dei deportati, a essere rimasto intatto.

Per riportare il Binario 21 al suo aspetto originario sono state rimosse le strutture aggiunte nel dopoguerra, lasciando il cemento grezzo, con quei muri scarni che per migliaia di persone furono le ultime immagini che videro dell’Italia.

Per saperne di più sul Binario 21 e sulla tragedia dell'Olocausto.
Per saperne di più sul Binario 21 e sulla tragedia dell’Olocausto.

Oggi il Memoriale della Shoah di Milano (Piazza Edmond J. Safra, 1) non è solo un museo ma anche luogo di confronto, studi, ricerca; negli intenti della Fondazione è «uno spazio che non solo ci “ricordi di ricordare”, rendendo omaggio alle vittime dello sterminio, ma che rappresenti anche un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare attivamente la tragedia della Shoah».

Lo spazio è diviso in tre corpi principali. Il primo è la “Sala delle testimonianze”, nella quale si possono ascoltare le voci dei pochi sopravissuti. Segue il “Binario della destinazione ignota”, dove venivano caricati i vagoni, due dei quali si possono attraversare, e dove sono affisse le targhe con date e le destinazioni di ogni viaggio.

Infine c’è il “Muro dei nomi”, sul quale sono riportati i nomi di tutti coloro che partirono da qui: quelli evidenziati sono i nomi dei sopravvissuti, dei pochissimi che fecero ritorno.

 


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Massimo Polidoro

Scrittore, giornalista e Segretario del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca. Allievo di James Randi, è Fellow del Center for Skeptical Inquiry (CSI) e autore di oltre 40 libri e centinaia di articoli pubblicati su Focus e altre testate. L’avventura del Colosseo è il suo nuovo libro, e tra gli altri Rivelazioni, Il tesoro di Leonardo e i thriller Il passato è una bestia feroce Non guardare nell’abisso. Segui Massimo anche su FacebookTwitter, PeriscopeInstagram, Pinterest, Telegram e la sua newsletter (che dà diritto a omaggi ed esclusive). Per invitarmi a tenere una conferenza scrivi qui.


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